lunedì 25 luglio 2011

Non esistono reincarnazioni passate





Non esistono reincarnazioni passate

L'io sembra essere sempre al centro delle cose, recitando vari ruoli: "Io ho freddo, io sono stanco, io sto lavorando". Se si è più consapevoli, più presenti, diventa evidente che non è l'io ma il corpo ad avere freddo, ad essere stanco, a lavorare. La stessa cosa accade quando osserviamo gli stati d'animo: "io desidero, io sono depresso, io ricordo, io sono annoiato"; in questo caso ci siamo identificati con il pensiero e le sensazioni. Nell'osservare questa relazione tra l'io e le sue qualificazioni, diventa ovvio che crediamo di essere questo io. e che l'abbiamo dato per scontato. Esso non ha quindi una realtà costante, è una falsa appropriazione, può vivere solo in relazione con le sue qualifiche, i suoi oggetti ed è fondamentalmente instabile; (...) in realtà è solo una cristallizzazione di informazioni e di esperienze tenute insieme dalla memoria. (...) Tutti questi avvenimenti vengono visti dall'osservatore impersonale e allora iniziamo a sentirci vicini al conoscitore di questi cambiamenti e meno identificati e persi nel cambiamento. Alla fine scopriamo che il cercatore è ciò che stavamo cercando.

Domanda: Cosa intende con quest'ultima sentenza "scoprirete che il ricercatore è ciò che stavamo cercando"?
Risposta: State cercando la vostra vera natura. Ciò che cercate è ciò che siete, non ciò che diverrete. Ciò che siete è la risposta e la sorgente della domanda, e in questo risiede il processo di trasformazione; esso è realtà, un fatto attualmente presente. Cercare di diventare qualcuno è puramente concettuale, è un ideale, non ha realtà effettiva. Alla fine il ricercatore scoprirà che egli è ciò che cerca, e ciò che cerca è la sorgente dell'indagine.

Domanda: Mi sembra che tutti coloro che cercano non abbiano necessariamente vissuto la profonda esperienza di insoddisfazione o di abbandono di cui lei ha parlato.
Risposta: E' vero. Ci sono alcune persone che, a causa del loro passato, sentono il divino profondamente radicato in se stessi. In questi casi non c'è un motivo. Come disse Meister Eckhart, "Dio cerca se stesso".

Domanda: A quale passato si riferisce quando dice: " alcune persone che, a causa del loro passato, sentono il divino profondamente radicato in se stessi"?
Risposta: E' una formulazione poetica che tradisce dei residui di credenza nelle passate reincarnazioni, ma certamente non esistono incarnazioni passate, perché non esiste passato. Fino a quando vi prendete per qualcuno, vi sarà reincarnazione, ma alcune persone vivono nella sensazione di ciò che non è mai stato, esse ricordano il volto che avevano prima della loro nascita.

Jean Klein, Io sono

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