Poonja
Summa iru
Domanda: Papaj, tu dici che l'illuminazione è una cosa molto facile da scoprire, eppure ti ho sentito dire molte volte che si puo contare sulle dita di una mano il numero di persone che si sono risvegliate completamente al Sé. Se è così facile perchè pochi ci riescono?
Poonja: E' molto facile perché non dovete fare niente per averla. Tutto ciò che dovete fare è rimanere tranquilli. Conseguire l'illuminazione è quindi una cosa molto facile. Le persone dicono che è difficile perché le loro menti sono sempre impegnate in qualcos'altro. La libertà non è difficile. E' mettere fine alle altre cose che è difficile. Dovete prendere una decisione per riuscirci. Potete decidere adesso o rimandare alla prossima vita.
Domanda: Per riuscirci, è necessario avere un maestro che sia realizzato?
Poonja: Assolutamente! Assolutamente! Altrimenti come si può sapere se si è sulla strada giusta.
Domanda: Papaj, in Occidente molte persone hanno passato molto tempo a cercare un maestro realizzato. Come possono trovarne uno? Quale consiglio daresti loro per trovarlo?
Poonja: Non possono trovarlo. Non possono trovarlo. Un vero maestro non può essere visto con gli occhi. Se cercano di trovarlo con i sensi, non daranno un giudizio corretto perché il maestro è al di là dei sensi e di qualsiasi giudizio. Quando volete essere liberi, la libertà è già lì. Ma non avete ancora l'abitudine di dipendere dalla libertà; non conoscete il linguaggio della libertà, il linguaggio del vuoto, il linguaggio dell'amore. Non capite queste cose perché vi siete venduti agli oggetti degli altri (...)
Domanda: Papaj potresti descrivere la tua illuminazione e in particolare la funzione che ha avuto il tuo maestro Ramana Maharishi?
Poonja: E' una storia lunga
Domanda: Ce ne racconteresti una versione breve
(...) c'era un silenzio straordinario. Non avevo mai visto un uomo così silenzioso (Ramana). Il maestro non faceva altro che ripetere: "State tranquilli, state tranquilli". Ma la maggior parte delle volte lo diceva in lingua Tamil:"Summa iru, summa iru", che significa rimanete tranquilli.
Quasi nessuno ne capiva il significato, ma io lo afferrai immediatamente.
Ancora oggi uso spesso quella frase perché sono d'accordo col mio maestro che l'insegnamento migliore è "Rimanete tranquilli". (...)
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