venerdì 11 novembre 2011
Raphael - La via del fuoco, L'io empirico
19. Ogni reazione è frutto di un io frustrato e non corrisposto nella sua avidità e nella sua debolezza. Ogni reazione è ignoranza che va eliminata e risolta.
20. Chi è senza reazione vive il flusso libero della vita, vive sul piano delle non-reistenze, gode di una grande libertà. Chi ha superato ogni reazione ha trasceso ogni contrapposizione, ogni opposizione, e risolto il mio e il tuo. Così, uccidi il Mercurio volgare (mente discorsiva)e fa trionfare il Fuoco incorruttibile (Se-Spirito).
21. La mente proietta il soggetto e l'ogggetto (l'io e il non-io).
Poi il soggetto vuole conoscere l'oggetto come fosse una cosa distinta.
In questa rincorsa per catturare l'oggetto in movimento, il soggetto non si accorge che l'oggetto non è altro che l'altra faccia di se stesso. Abbiamo, così, il ladro che si traveste da poliziotto per catturare il ladro che è sempre lui stesso. Gli opposti sono identici perché identica è la loro matrice. Il sapere discorsivo, rappresentativo o empirico è divenire, è processo, è ignoranza.
22. Ci sono delle dottrine che si appoggiano sull'evoluzione, senza accorgersi che evoluzione significa tempo e il tempo è una semplice invenzione dell'io che vuole perpetuare il Sale condensato (dualità).
(da La Triplice via del fuoco)
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